Un indicatore di benchmark per Utilities, Banche e GDO
Dallo studio effettuato da CFI Group emerge che la maggior parte dei consumatori dichiara di conoscere i temi della sostenibilità, di esserne sufficientemente informato e di agire di conseguenza: per questo diventa a sua volta attore nello sviluppo, dunque ConsumAttore.
L’analisi evidenzia cinque tipologie di consumAttori: alcuni veramente Green, altri molto meno o per nulla, ognuno dei quali con un proprio mix di atteggiamenti e comportamenti in grado di condizionare fortemente il rapporto con i vari brand. La lettura di queste differenze restituisce informazioni preziose, anche per la possibilità di comparare brand e settori diversi.
Ma il vero obiettivo, e il risultato più importante, è stato di poter dimostrare che l’impegno nell’ambito della sostenibilità ripaga le aziende migliori, ha un alto ROI. Infatti il consumAttore valuta molto bene alcuni brand, altri invece li penalizza e, soprattutto, i best performer hanno una quota decisamente maggiore di clienti disposti a fare un passaparola positivo e a rimanere fedeli al brand.
Lo studio ha analizzato il rapporto azienda-cliente in ambito sostenibilità in tre settori: utilities, Banche e GDO. I principali brand coinvolti sono stati, per le Utilities: Eni-Plenitude, Enel, Hera, A2A, Sorgenia, Iren; per le Banche: Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Posta, Banco BPM, BNL BNP Paribas; per la GDO: Esselunga, Coop, Conad, Carrefour, Eurospin, Lidl.
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